Approfondimenti

Il mio modo di lavorare:

COSA ASPETTARSI DA UNA SEDUTA DI PSICOTERAPIA SISTEMICO-RELAZIONALE

La psicoterapia sistemico-relazionale considera l’individuo come immerso nel suo contesto relazionale, sociale e culturale. In quest’ottica l’intervento principe è quello riguardante l’intero contesto relazionale di riferimento, quindi in primo luogo la famiglia.

Lo psicoterapeuta sistemico-relazionale intende il sintomo non come un problema individuale ma come la manifestazione di un disagio dell’intero contesto in cui esso stesso si esprime. Il “paziente designato” è solo il portavoce di un disagio più articolato e complesso che può essere compreso al meglio coinvolgendo tutti gli attori in gioco poiché ognuno porta il suo contributo al mantenimento della situazione in essere o al suo cambiamento.

Anche se l’individuo entra da solo nella stanza del terapeuta per affrontare il proprio disagio psicologico, egli porta con sé tutte le relazioni significative che hanno caratterizzato la sua esperienza nel passato e nel presente. Nelle sedute di terapia individuali il terapeuta lavora quindi con quella che viene definita “ la famiglia che la persona porta nella sua testa”.

Durante una seduta di psicoterapia sistemico-relazionale, a partire da un’urgenza concreta, si esplora la storia di vita e si lavora su aspetti più radicati nel tempo, arrivando a generare ipotesi di funzionamento della/e persona/e, permettendo il raggiungimento di una conoscenza più profonda di sé e delle proprie relazioni significative.

Strumenti d’ elezione utilizzati durante le sedute sistemico-relazionali sono:

  • il genogramma
  • la linea del tempo
  • l’analisi della comunicazione
  • le sculture
  • l’assegnazione di compiti

Tali strumenti vengono utilizzati per cogliere il significato di certi comportamenti o manifestazioni sintomatiche, per enuclearne vantaggi e svantaggi per l’intero sistema, per aiutare la famiglia, la coppia o l’individuo ad analizzare e facilitare il lavoro di individuazione e di sperimentazione di nuove strategie in relazione agli obiettivi concordati nel contratto terapeutico.

Cadenza e frequenza delle sedute dipendono dalla problematica riscontrata, dalla gravità e dalla minore o maggiore resistenza del sistema al cambiamento.

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